Reodolfo

Antonio

Mongillo

Biografia

Reodolfo Antonio Mongillo è nato a Puglianello, piccolo comune campano in provincia di Benevento, il 7 aprile 1948 e ivi ha risieduto tutta la vita, allontanandosi da esso solo per brevi periodi per motivi di studio o di lavoro o per compiere viaggi rivolti alla conoscenza e all’approfondimento.
Proveniente da una famiglia di umili origini contadine, eredita un legame molto forte con la “terra “, consolidandolo e rafforzandolo sempre più nel corso degli anni. Amava infatti coltivare con cura il suo giardino, il suo orto, il suo oliveto, il suo agrumeto. Riusciva a coniugare sempre il suo “lavoro ” sui libri e nelle sue “amate scuole “con la sua adorata famiglia e la campagna. Sin da piccolo si dimostra responsabile, tenace e combattivo, aveva bene in mente cosa fare da grande ed era disposto a tutto pur di realizzarlo. Dotato anche di una spiccata generosità e sensibilità verso il prossimo, era sempre disponibile e pronto ad ascoltare ed aiutare chi ne aveva bisogno. Nell’arco della sua vita terrena è stato:donatore di sangue, ha fatto volontariato, adozioni di bambini a distanza e sostenitore di varie associazioni quali:la Terra Santa, l’Airc, la Lega del filo d’oro, l’Albero della vita e Telethon.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità, è costretto ad emigrare recandosi prima a Magenta (Milano)a lavorare in fonderia e poi in Svizzera a fare l’operaio perché i suoi genitori non potevano affrontare le spese necessarie per farlo studiare.
Dopo aver prestato il servizio militare presso l’Aeronautica, riprende gli studi e si laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Istituto Orientale di Napoli.
Conseguita l’abilitazione all’insegnamento inizia finalmente la sua carriera professionale, tanto attesa e desiderata. Insegna Francese e Inglese presso varie scuole ed Istituti Superiori della provincia di Benevento, ma continua, senza sosta, l’aggiornamento e l’approfondimento dei suoi studi linguistici in Francia e in Inghilterra, sempre con grande zelo e passione.
Alle sue figlie, come ai suoi studenti, oltre all’importanza della cultura, ha insegnato sempre il rispetto, l’educazione, la bontà e l’onestà, valori fondanti che hanno orientato sempre la sua vita e le sue scelte.
Vince il concorso di Dirigente Scolastico e, dopo aver superato brillantemente l’anno di prova a Raccuia (Messina), ottiene il trasferimento nella provincia di Benevento ove continua a prestare la sua opera, in qualità di Dirigente Scolastico, presso gli Istituti Comprensivi di:Cusano Mutri, Fragneto Monforte, Amorosi, Rocca d’Evandro ed infine ottiene il passaggio e l’assegnazione all’Istituto di Istruzione Superiore Faicchio-Castelvenere ove rimane fino alla conclusione della sua carriera professionale.
È stato membro e presidente di commissioni di esami e concorsi, nonché relatore in convegni, corsi di formazione e presentazioni di libri; ha collaborato anche con l’Università degli Studi del Sannio.
Ha fatto parte di varie associazioni culturali tra le quali:l’UCIIM e l’E.I.P (Ecole Instrument De Paix) creata a Roma nel 1972.
Ha scritto molti articoli sulla didattica delle lingue e di metodologia:
En jouant avec la grammaire francaise
-L’unite’ didactique.

Ha curato, insieme a uno staff, libri riguardanti l’ambiente e il territorio:
Avventura verde
Civitella Licinio
Titerno è
Germogli di poesie
Chiare, fresche e dolci acque.

-D’Informatica:
Io e il computer
La multimedialità nelle scuole.

-Di Storia
Fragnitiello Mijo

Dal 1985 ha collaborato con il SERT di Telese Terme e con Padre Gelmini sulle problematiche giovanili e,in particolare, sulle tossicomanie lavorando sul libro:”Droga…..che fare?”

Molto appassionato anche di storia ha fatto parte dell’Associazione Storica del Medio Volturno e di quella della Valle Telesina.
Sin dagli studi superiori si interessa alla storia locale e pubblica sugli Annuari Storici delle suddette associazioni articoli sulla valle Telesina e su Puglianello:
Cenni storici su Puglianello e Il fiume Volturno.
Pubblica, inoltre, il testo: “Puglianello quadro storico-coretnografico”, frutto di una lunga ricerca fra la gente della sua amata Puglianello per evitare la perdita della saggezza popolare che, nel corso di tanti secoli, si è tramandata oralmente di generazione in generazione.
Nell’ultimo periodo della sua vita terrena stava elaborando una ricerca storica più approfondita su Puglianello, purtroppo rimasta incompiuta a causa della sua malattia.
Tra i suoi obiettivi fondamentali, oltre alla scuola, è presente il recupero della memoria del passato, per cui egli soleva dire:”RIMETTERE LE PIETRE AL LORO POSTO PER COSTRUIRE CASE E CENTRI STORICI È UN ‘OPERA ASSAI MERITORIA, MA È NECESSARIO ANCHE FAR RISORGERE I CASTELLI DI IDEE INNALZATI UN TEMPO CON LE PAROLE, UNA PAROLA SULL’ALTRA”.